9 aprile 2025
Mentre l’Europa accelera sulla strada della transizione ecologica, l’Italia continua a frenare

Edilizia: il gigante fermo
Oltre il 60% del patrimonio edilizio italiano è stato costruito prima degli anni ’80, spesso senza alcun criterio di efficienza energetica. La riqualificazione degli edifici – residenziali e pubblici – è una delle sfide più complesse. Nonostante l’introduzione del Superbonus 110%, lo strumento ha mostrato limiti evidenti: sprechi, frodi, complessità burocratiche e una visione poco sistemica. Serve una nuova stagione di incentivi più equi, graduali, stabili nel tempo, pensati per le famiglie a basso reddito, i piccoli Comuni e i condomìni che oggi restano esclusi da molti benefici.
2. Trasporti: dipendenza da auto e ritardi sulla mobilità sostenibile
Il 75% degli spostamenti in Italia avviene su gomma. Il parco auto è tra i più vecchi d’Europa: oltre 11 anni di media, con una forte incidenza di veicoli diesel e benzina. Mentre altri Paesi investono in mobilità elettrica, car sharing, piste ciclabili e trasporto pubblico locale, da noi si fatica a costruire un piano integrato e lungimirante. Gli incentivi per i veicoli elettrici cambiano ogni anno, e le infrastrutture di ricarica sono ancora insufficienti.
3. Cultura della sostenibilità ancora debole
Una vera transizione ecologica richiede non solo infrastrutture e tecnologia, ma anche un cambio culturale. Serve educazione ambientale nelle scuole, campagne informative, coinvolgimento attivo dei cittadini. Troppo spesso, le politiche ambientali vengono vissute come imposizioni o costi, anziché come opportunità per migliorare la qualità della vita, la salute e la competitività.
Cosa possiamo fare, concretamente?
- Le istituzioni devono superare l’approccio emergenziale e frammentato, adottando piani di lungo periodo che coinvolgano territori, imprese e comunità.
- Le imprese devono essere incentivate ad adottare tecnologie pulite, rinnovare gli edifici aziendali, investire in logistica sostenibile e smart mobility.
- Le famiglie e i cittadini devono poter accedere facilmente agli strumenti per rendere le proprie abitazioni più efficienti, usare mezzi pubblici, condividere risorse.
Ma serve anche una spinta dal basso. Piattaforme come LinkAmico.it possono diventare punti di riferimento per informare, coinvolgere e stimolare il cambiamento, raccontando buone pratiche, soluzioni condivise, strumenti concreti.
Perché agire adesso è un’opportunità, non solo un obbligo
La cifra di 25 miliardi di euro che rischiamo di pagare non è solo una multa. È il simbolo di un’occasione persa, di un Paese che rischia di restare indietro in un mondo che cambia.
Investire oggi nella riqualificazione energetica, nella mobilità sostenibile, nella cultura ecologica, non significa solo evitare sanzioni: significa creare posti di lavoro, migliorare la salute pubblica, ridurre i costi a lungo termine e restituire futuro alle nuove generazioni.
Il tempo stringe. Ma il cambiamento è ancora possibile.
E comincia da ognuno di noi.


